La pirateria nell'editoria libraria: quanto pesa e come ridurla
La terza indagine IPSOS commissionata da AIE
La pirateria continua ad avere un peso drammaticamente rilevante per il settore, sottraendo agli editori 705 milioni di euro di vendite l’anno: più di un quarto del valore complessivo del mercato (il 28%, calcolato al netto di editoria scolastica ed export). Gli atti di pirateria stimati in un anno sono 108,4 milioni, quasi 300mila ogni giorno, in calo dell’8% rispetto al 2021. La terza analisi dell’istituto di ricerca IPSOS per l’Associazione Italiana Editori (AIE) sulla pirateria nel mondo del libro, dopo le prime due analisi riferite al 2021 e al 2019, rileva inoltre la scarsa consapevolezza nell’opinione pubblica della gravità della pirateria e delle possibili conseguenze. La percentuale di chi si dice a conoscenza dell’illeceità/illegalità della pirateria è pari nel 2023 al 79% (84% nel 2019). Il 70% del campione intervistato ritiene poco probabile essere scoperti e puniti, percentuale in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2019 (tutti i materiali e la nota informativa disponibili sul sito di AIE e di FIEG).
Stima in milioni di euro del danno economico causato dalla pirateria all'editoria
Posti di lavoro persi complessivamente nel mondo del libro e nel suo indotto
Percentuale italiani sopra i 15 anni che hanno compiuto almeno un atto di pirateria editoriale
Percentuale italiani sopra i 15 anni che sono consapevoli che gli atti di pirateria sono illeciti
MAGGIORE INCIDENZA DI PIRATI TRA STUDENTI UNIVERSITARI E PROFESSIONISTI
La ricerca IPSOS per AIE è stata svolta a ottobre del 2023 su un campione di circa 4000 interviste (CAWI) così suddivise: 2700 casi rappresentativi per genere, età, area geografica, ampiezza centro, professione e titolo di studio (più di 15 anni), 867 studenti universitari rappresentativi per genere, età e area geografica e 743 liberi professionisti rappresentativi per area geografica.