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Statuto associativo e Gruppi di Indirizzo

Gli scopi, la struttura e il funzionamento dell’Associazione Italiana Editori, espressi nel proprio Statuto e negli annessi Regolamenti, rispecchiano il ruolo istituzionale, culturale e di rappresentanza industriale che caratterizzano l’Associazione sin dalla sua fondazione. In particolare, l’Associazione ha lo scopo di curare gli interessi – a livello nazionale e internazionale – delle imprese che svolgono attività editoriale indirizzata alla produzione di libri cartacei e digitali, anche nei formati più moderni. Organizza iniziative di promozione del libro e degli altri prodotti editoriali e della lettura e tutela gli interessi morali e materiali degli editori. L’Associazione esegue le sue funzionalità attraverso gruppi di indirizzo, ognuno dei quali è dedicato a un’area specifica dell’editoria (varia, accademico-professionale, educativo e piccoli editori), così da intercettare al meglio le specificità di ogni comparto.

 

Responsabilità amministrativa persone giuridiche e procedura Whistleblowing

L'Associazione Italiana Editori e la sua società di servizi Ediser srl si sono dotate di un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo interno volto alla prevenzione dei reati rilevanti ai fini delle normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti, in attuazione delle linee guida ex D.Lgs. 231/2001 per il settore editoriale librario e delle Linee Guida di Confindustria. 

Il modello è accompagnato anche da un Codice Etico al quale si attengono nello svolgimento delle proprie attività.

Conformemente a quanto previsto dal D.lgs. 24/2023, hanno anche adottato un canale interno whistleblowing per la segnalazione di comportamenti, atti od omissioni commessi in connessione all’ambiente lavorativo che possano ledere l’interesse pubblico o l’integrità delle stesse e che consistono nei reati presupposto per l’applicazione del D.Lgs. n. 231/2001 o nella violazione del modello di organizzazione e gestione applicato in azienda. Il canale adottato garantisce la riservatezza dell’identità della persona segnalante, della persona coinvolta e della persona comunque menzionata nella segnalazione; nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.