Fin dai primi giorni del conflitto, l’Associazione Italiana Editori ha voluto far sentire la sua voce nella condanna dell’invasione dell’Ucraina. Volevamo però anche dare un segno concreto del nostro sostegno alla popolazione e ai più giovani in particolare, i minori fuggiti dalla guerra e oggi rifugiati in Europa. Per questo abbiamo scelto di sostenere la campagna di raccolta fondi dell’Ukranian Book Institute, supportata dalle Federazione Europea degli Editori (FEP). Come AIE abbiamo versato un primo contributo e siamo impegnati a coinvolgere adesso il maggior numero di editori e cittadini.
Con i soldi raccolti vengono stampati in Europa i libri e poi consegnati alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ragazzi che hanno trovato riparo dalla guerra nei diversi Paesi. I primi cinquemila euro raccolti hanno permesso di mandare in stampa 6mila copie di sei titoli che verranno distribuiti in Polonia. Presto saranno chiusi analoghi accordi per nuovi titoli che verranno distribuiti in Italia, Germania, Repubbliche Baltiche e Paesi Bassi. Più soldi saranno raccolti, più copie e più Paesi saranno coperti.
È un modo molto concreto di far sentire la nostra vicinanza ai cittadini ucraini ribadendo, ancora una volta, la centralità del libro e il suo valore sociale.
Grazie quindi agli editori che hanno già dato il loro contributo e a quelli che vorranno farlo nei prossimi giorni. Più sarà alto il coinvolgimento che riusciamo a generare tutti assieme, più libri riusciremo a stampare e a distribuire.
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